Un gioiello ritrovato

Dare un nome alle emozioni

Dei gioielli di famiglia se ne conosce l’esistenza ma spesso restano nascosti dentro ad una cassaforte come memoria storica dei nostri antenati o dei nostri affetti più cari. A volte ce ne disfiamo, a volte si indossano o semplicemente si ammirano. A volte ce ne dimentichiamo e poi improvvisamente ci appaiono di fronte scatenando ricordi ed emozioni. Una città non è molto diversa.

Gli antichi insegnano

Ravenna possiede tesori inestimabili di prima grandezza. I mosaici millenari si incastonano nel tessuto urbano come preziosi diamanti. Una frase nella Cappella di Sant’Andrea a proposito dei mosaici recita così: “O la  luce è nata qui, o qui è stata catturata e libera regna”.

È un esametro antico che racchiude perfettamente il sentimento che scatenano i nostri gioielli. Nello scrigno cittadino ve ne sono molti, sicuramente meno antichi e meno preziosi ma intrisi comunque di storia, di vissuto e di forti emozioni. Si tratta di Palazzo Baronio.

Certamente un luogo molto frequentato dai ravennati in quanto fino al 1986 è stato sede del Circolo Cittadino. Non ho mai avuto occasione di visitarlo, quindi quando Silvia Bettoli, direttore esecutivo di Maison Random, mi ha chiamato per inserire l’apertura del palazzo in occasione della Notte per Dante, ne sono stato entusiasta.

Quando la Cultura diventa fatto

Andiamo per ordine però. Cos’è Maison Random? E’ un organizzazione no profit fondata a Parigi che si occupa di promuovere l’arte contemporanea ed eventi culturali creando contesti per favorire l’incontro tra gli artisti emergenti e il pubblico.

Nel 2017 Maison Random è approdata in Italia e precisamente a Venezia grazie al grande laboratorio artistico che è la Biennale. Nella città lagunare l’organizzazione ha come sede un palazzo del XVI secolo con vista sul Canale, un luogo magico, un contenitore artistico. Terzo approdo, Palazzo Baronio. Questa triangolazione artistica Parigi – Venezia – Ravenna non può che renderci orgogliosi.

L’impatto

Palazzo Baronio ci accoglie con una pavimentazione originale in cotto a spina di pesce e binari  in marmo lavorato per impedire lo slittamento delle ruote delle carrozze. La cancellata in ferro porta uno stemma composto da due zampe di leone incrociate a memoria del fortunato matrimonio tra i Baronio e i Rasponi Bonanzi. Ma ad accoglierci c’è anche la prima opera dell’artista argentino Aaron Nachtailer.

Si tratta di tronco di pino caduto in seguito alla tromba d’aria che l’anno scorso investì Milano Marittima che costò la caduta di numerosi alberi. Il tronco è incatenato con una palla da carcerato a testimonianza di come l’uomo tenta di mettere in galera la Natura. Prima di accedere alla zona dello scalone monumentale incontriamo una vetrata lavorata ad inciso con racemi vegetali e la scritta “Circolo Cittadino”.

Lo scalone fu progettato dall’architetto Giovan Francesco Buonamici a cui dobbiamo il nostro attuale Duomo cittadino. Dalla demolizione della Basilica Ursiana, meraviglioso esempio di architettura paleocristiana, il Buonamici  trasse in salvo alcune colonne di marmi orientali per utilizzarle nello scalone del palazzo e nel grande salone di rappresentanza al piano nobile. Altre installazioni dell’artista ci accompagnano lungo il suggestivo percorso.

Quando entriamo nella prima  stanza ad attenderci c’è ancora il vecchio bancone del circolo, unico superstite della depredazione subita dopo la chiusura per fallimento a metà degli anni Ottanta. Maison Random ha attuato un sapiente restauro conservativo riportando in luce i pavimenti in graniglia, il ripristino di antiche serrature e molto altro. E’ stato un restauro fusion nel quale anche l’intervento di recupero è stato un laboratorio culturale: le crepe del palazzo sono state riparate ma non celate dietro ad una consistente dose di stucco, bensì valorizzate con tempera dorata.

Il restauro fusion

E’ la tecnica giapponese del Kintsugi. L’arte di abbracciare il danno, di non vergognarsi delle ferite, è la delicata lezione simbolica suggerita da questa antica arte giapponese. Quando una ciotola o un vaso cadono frantumandosi in mille cocci, noi li buttiamo con rabbia e dispiacere. Tuttavia c’è un’alternativa, questa pratica fa l’esatto opposto: evidenzia le fratture, le impreziosisce e aggiunge valore all’oggetto rotto. Kintsugi, letteralmente oro (“kin”) e riunire, riparare, ricongiunzione (“tzugi”). Quest’arte giapponese prescrive l’uso di un metallo prezioso – che può essere oro o argento liquido o lacca cn polvere d’oro – esaltando le nuove nervature create. Ogni pezzo riparato diviene unico e irripetibile, per via della casualità con cui la ceramica si frantuma e delle irregolari, ramificate decorazioni che si formano. Nel palazzo, quindi, le cicatrici del tempo vengono esaltate come un valore aggiunto.

L’arte contemporanea

Ci seguono opere di Aaron, che peraltro risiede nel palazzo, esposte anche all’ultima Biennale di Venezia accompagnante dallo scoppiettio dei camini accesi e la tremolante luce soffusa che solo le candele riescono a regalare. Palazzo Baronio ha una foresteria, tre camere adibite all’ospitalità. Chiamarle camere è riduttivo non solo per la grandezza ma proprio per le vibrazioni che solo un palazzo settecentesco insieme a pezzi di design e opere d’arte contemporanea possono avere. Atmosfere che non si riescono ad omologare, sono da vivere e basta. Bisogna farsi attraversare, o meglio fare l’esperienza. Esperienza da ex perire ovvero passare attraverso.

Il linguaggio dell’arte

Non manca neppure il momento mistico. Una cappella barocca sconsacrata ci accoglie assieme alla Clessidra di Aaron Nachtailer dove il passato è visibile e inamovibile mentre il futuro è invisibile a differenza delle tradizionali clessidre che mostrano quanto tempo ci rimane, quella dell’artista argentino non ci mostra quanto tempo abbiamo ancora a disposizione. Possiamo scegliere di concentrarci su quella che scende e quindi di vivere nel presente. L’unico tempo concreto. Insomma, un luogo concreto dove gli spazi possono utilizzati dai supporters per eventi privati o appunto per un breve soggiorno epserienziale.

A breve riproporrò la visita guidata del palazzo per scoprirne tutti i segreti.

 

 

 

  1. Fiorella Comparato

    25 Ottobre 2020 at 10:21

    Grazie. Molto piacevole alla lettura. Stimolante per gli eventuali approfondimenti. Grazie a questo articolo ho scoperto un tesoro della mia città per me sconosciuto.

    1. mauromarino

      25 Ottobre 2020 at 15:29

      Grazie Fiorella! Lo spirito di questo blog è proprio quello di dare suggestioni e spunti di approfondimento sulla nostra città è molto altro ancora

  2. Patrizia Bagioni

    25 Ottobre 2020 at 11:17

    Non sono mai entrata in questo palazzo e spero tu abbia un’altra occasione di visita. Intanto ti leggo e, sempre con piacere, imparo piacevolmente cose nuove.
    Buona fortuna a questo nuovo blog che promette bene e conto , con inguaribile ottimismo, di riprendere presto visite e tour con la tua guida

    1. mauromarino

      25 Ottobre 2020 at 15:31

      Grazie Fiorella! Sei iscritta alla newsletter quindi riceverai le comunicazioni per le visite che sto per programmare.

  3. Sandra

    25 Ottobre 2020 at 11:19

    Le faccio i complimenti per l’articolo scritto molto interessante, piacevole nella lettura per la presentazione di un palazzo a me sconosciuto e per i riferimenti fatti all’artista straniero e alla meravigliosa tradizione giapponese . Sono Sandra, mamma di Lorenzo Pavolucci un suo alunno di quinta. Ci siamo conosciuti in Toscana in occasione di un tirocinio di Lorenzo. Io e mio marito saremmo interessati a seguirla nelle sue visite ” covid ” permettendo. Ringraziandola, cordialmente la saluto. Sandra

    1. mauromarino

      25 Ottobre 2020 at 15:33

      Grazie Sandra! Inserisco il suo indirizzo di posta elettronica nella mia newsletter così riceverà tutte le iniziative. Sono stato molto felice di rincontrare Lorenzo in quinta dopo l’esperienza in Toscana.

  4. Fulvia Brunetti

    25 Ottobre 2020 at 12:54

    Ciao Mauro, complimenti! Ho letto con attenzione come ho sempre seguito le tue spiegazioni dal vivo ed ho avuto la sensazione di entrare nel Palazzo con te! In questo particolare periodo è importantissimo viaggiare, in positivo, con la mente ed oggi è ciò che ,grazie a te, ho fatto!!! Sei un Grande! In bocca al lupo per questo tuo nuovo percorso!!! Fulvia

    1. mauromarino

      25 Ottobre 2020 at 15:35

      Grazie Fulvia! Concordo di avere un’ottica positiva e di vedere nei viaggi e nelle visite uno strumento di ripresa dell’ottimismo.

  5. Anna Rosa Garuti

    25 Ottobre 2020 at 15:14

    Grazie Mauro! È stata una visita veramente interessante e inconsueta, dato che sarebbe stato difficile entrare nel palazzo Baronio senza quell’occasione. Speriamo di poter fare altre esperienze simili. Anna Rosa

    1. mauromarino

      25 Ottobre 2020 at 17:48

      Grazie Anna Rosa! Vedrai che a breve ci saranno nuove sorprese.

  6. Dea Zampiga

    25 Ottobre 2020 at 15:23

    Molto interessante, come sempre. Se rifarai la visita sono interessata e spero stavolta di non avere “inciampi”.

    1. mauromarino

      25 Ottobre 2020 at 17:46

      Grazie Dea! Presto la riproporrò anche in orari non serali.

  7. Mengucci Maria Chiara

    25 Ottobre 2020 at 16:38

    Leggo sempre con piacere quello che scrivi. Spero tu possa riproporre la visita al Palazzo Baronio perché è sempre bello conoscere nuovi luoghi della nostra bella città. Ciao Maria Chiara

    1. mauromarino

      25 Ottobre 2020 at 17:44

      Grazie Maria Chiara! Presto là riproporrò.

  8. ivana merlo

    25 Ottobre 2020 at 18:30

    Bellissima descrizione(come sempre),peccato non essere riuscita a partecipare! Confido nelle prossime visite…..intanto complimenti per il tuo blog! A presto.

    1. mauromarino

      25 Ottobre 2020 at 18:31

      Grazie Ivana! Non preoccuparti a breve riproporrò la visita del palazzo

  9. Simona Riguzzi

    25 Ottobre 2020 at 19:52

    Ciao Mauro. Grazie per questo spazio. È sempre un gran piacere leggerti e ascoltarti. Stimoli sempre curiosità e interesse verso tutto ciò che tratti. Spero di poter partecipare alla prossima visita che organizzerai. Grazie e a presto!

    1. mauromarino

      25 Ottobre 2020 at 20:48

      Grazie Simona! Mi fa piacere che i contenuti possano dare spunto di riflessione e curiosità.

  10. Patrizia Montanari

    25 Ottobre 2020 at 20:09

    Complimenti per questo blog…d’altronde MauroMarino è una certezza ….spero di partecipare alla prox visita

    1. mauromarino

      25 Ottobre 2020 at 20:51

      Grazie Patrizia! È sempre una gioia ricevere gli apprezzamenti per il proprio lavoro. Tieni d’occhio il sito http://www.mauromarinotravelmate.it

  11. Chiara

    25 Ottobre 2020 at 21:00

    Non ho resistito appena mi hai detto del blog!.Leggendo il tuo racconto non vedo l’ora di vedere il gioiello ritrovato e cercare di catturne, qualche scintilla di magia. Vivere emozioni e fare sempre nuove scoperte, vicino o lontano, è per me,il concetto di “lusso”.

    1. mauromarino

      25 Ottobre 2020 at 21:14

      Grazie Chiara! Vedrai che la visita, di emozioni, te ne regalerà diverse.

  12. Patrizia

    25 Ottobre 2020 at 23:01

    Molto interessante come tutto quello che fai .

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